Stiamo parlando di TreeToo, la nuova pizzeria con cucina del noto TreeBar, già punto di riferimento dell’aperitivo di qualità a Roma Nord.
Aperto da pochissimo in via dei Prati della Farnesina - una traversa (stranamente) ancora molto silenziosa di piazzale Ponte Milvio – il locale sorge all’interno di quella che fu una falegnameria: varcata la soglia del TreeToo, veniamo accolti da un’atmosfera decisamente scandinava e che ricorda molto quella del fratello maggiore al Flaminio.
“Il TreeToo nasce da un’esigenza – ci spiega Luca Spataro, uno dei soci del locale - All’inizio, volevamo già proporre un vero e proprio laboratorio di cucina e pizzeria al TreeBar. Ma, col tempo, cominciava a risultare troppo piccolo rispetto ad una domanda sempre più crescente.
Così, qualche tempo fa, ci siamo ritrovati qui, dove prima c’era una vecchia falegnameria. Abbiamo pensato: e ora, cosa ci facciamo? Una palestra? Un centro benessere? Ma poi chi fa locali nella vita è condannato a fare locali sempre (forse).
E così, da lì, abbiamo pensato, insieme agli altri soci, di utilizzare questo spazio per riproporre i grandi successi del TreeBar: la nostra pizza, i nostri cocktail, la nostra cucina. Ed eccoci qua col TreeToo, la cui origine del nome è facile da immaginare: anche questo è Tree! Ritrovare, quindi, alcune delle nostre proposte in un ambiente più intimo e tranquillo. Questi laboratori, molto più grandi, ci permetteranno di aumentare e variare la qualità della proposta gastronomica del TreeBar”.
Appena entrati, l’enorme bancone in larice spicca imponente per accoglierci – fin da subito – con due cocktail che, dal primo assaggio, sono entrati già nella lista dei miei preferiti in assoluto!
In particolare, ho apprezzato tantissimo il Clementina Mule, a base di gin, fresco e profumato e da un retrogusto dolce. Dietro al bancone, all’opera c’è Francesco Saverio Verrico, barman che cura la programmazione dei cocktail sia al TreeToo che al TreeBar.
Se la pizza – ovviamente – si presta ad essere il piatto principale, gli antipasti (fritti) non sono da meno: in abbinamento ai nostri cocktail, arrivano dapprima i supplì, gustosissimi e dal condimento strabordante. Dai fast food ai chioschi di street food, a Roma sono ormai tantissimi i locali che propongo supplì in tutte le salse. Ma qui, al TreeToo, vince la semplicità.
Continuiamo, poi, coi carciofi in pastella e il cacio panato a cui, su quest’ultimo, viene aggiunto un po’ di miele: croccantissimi e leggeri allo stesso tempo, l’ideale per iniziare la nostra cena e per stuzzicare il palato.
Iniziamo, quindi, la nostra cena, dagli antipasti (questa volta, non fritti), assaggiando qualche specialità tipica del locale. Ecco che ci spostiamo, per un attimo, in oriente grazie ad un Wok di Pollo e Verdure che arriva in tavola fresco e molto abbondante. Per chi ama maggiormente il sapore, deciso, delle verdure – e meno quello delle spezie – gradirà molto questo piatto.
Ci allontaniamo, di nuovo, con la mente da Roma per approdare sulle Isole Fær Øer: ecco che arriva una tartare di salmone – anche questa molto abbondante – su un letto di riso: in questo piatto si percepisce davvero l’attenzione che lo chef Roberto De Santis pone al suo menu, essenziale ma con una particolare (e quasi maniacale) attenzione alla qualità delle materie prime proposte.
Siamo, ora, pronti ad assaggiare le vere regine del TreeToo: le pizze. Qual è la novità?
Come recita il menu, è possibile scegliere l’impasto della pizza tra 3 tipi di basi, tutte lavorate con farine da agricoltura biologica, molite all’antica con macina a pietra. Massima attenzione – da parte del pizzaiolo, Alessandro Angelieri - a farine, impasti e ingredienti delle farciture, provenienti prevalentemente da agricoltura biologica, alcuni di produzione propria con etichetta TreeFarm, l’azienda agricola del gruppo Tree. La prima è la base con farina di frumento semi integrale tipo 1 bio; la seconda è la nera con un mix di farina di grano tenero 0, farina di segale, farina di semi di lino, farina di malto d’orzo tostato. Infine la hemp con farina di grano tenero semi integrale tipo 1 bio e farina integrale di canapa bio macinata a freddo.
Assaggiamolo queste pizze, allora: iniziamo dalla Margherita a base di farina di segale. Il cornicione è ampio e molto croccante, il condimento, abbondante, riesce a rendere la pizza piacevolmente più morbida. Una delle mie preferite fino ad ora.
Proseguiamo i nostri assaggi con la pizza semintegrale al Cavolo Nero, insieme ad una ricotta che riesce a non risultare pesante e olive taggiasche che ne conferiscono maggiore sapidità.
Arriva poi una pizza alla canapa il cui sapore risulta nuovo per me: semplicissima, Marinara, in bocca risulta molto decisa. Una nuova consistenza che mi piace molto. Tra l’altro, parlando col pizzaiolo, ho scoperto che questo tipo di impasto risulta essere molto più digeribile perché non contiene glutine. Bella scoperta!
Tre Caci e Pepi è in assoluto una delle più golose: pecorino romano, pecorino fiore di rocca, pecorino cenerino e pepe fresco. La base, anche qui, è di canapa. Questo messaggio è per i non amanti dei formaggi: non fatevi spaventare dai “troppi caci”; credetemi, risulta tutto molto leggero e delicato.
L’Amatriciana è un omaggio alla terra natale di Alessandro Angelieri: a base di farina di segale, il condimento è puro godimento. Un grande classico che a me fa piacere ritrovare tra la lista delle pizze proposte.
Ultima, ma non per importanza, arriva la pizza che prende il nome dal locale: la Treerolo con base semintegrale. Condimento esagerato: fiordilatte, porro, patate e speck. Scelta ottima di ingredienti per un mix vincente.
Il TreeToo nasce in un quartiere dove mancava – decisamente – un’offerta del genere. Se volete un posto, in zona, lontano dal solito caos e che offra una varietà di pizza diversa dal solito, allora questo pizzeria con cucina potrebbe fare al caso vostro. Sono convinta che, con l’inizio della bella stagione, il graziosissimo dehor del locale si animerà a suon di calici.