L’idea è di quelle che piacciono a noi: poter assaggiare diversi piatti del menu grazie alla possibilità di ordinare degli “assaggi”, ovvero delle porzioni ridotte di ciascuna portata. Tapas a volontà, quindi, per chi – come noi – ama poter “prendere un po’ di tutto”.
Aperto tutti i giorni, dall’ora di pranzo a quella di cena, Tavola è un locale adatto è coloro che amano soddisfare in un sol boccone la propria curiosità.
Guardare il menu di Tavola è come ripercorrere un viaggio dal centro al sud Italia. Tra tradizioni della cucina romana e pugliesi, ecco che vengono fuori le due anime di Francesco Bello, giovane chef pugliese ma trapiantato a Roma. Dopo Andrea Berton, ha girato le cucine di vari ristoranti in Italia, è poi tornato nella sua terra per affiancare Alessandro Nigro e da cinque anni si è trasferito a Roma per intraprendere la strada della ristorazione da insieme al suo braccio destro Ciro Scorza.
Il risultato è davvero vincente. Piatti dai gusti decisi ma mai invadenti.
Cosa abbiamo mangiato?
Tra gli antipasti – scelti in versione “assaggio” – abbiamo preso un crostone del forno Roscioli, pomodoro, stracciatella di Andria e alici del Cantabrico. Il rumore della crosta del pane in bocca risuona ancora per tutto il locale.
Passiamo ai torni morbidi con il filetto di baccalà in pastella su gazpacho romano e peperone crusco di Senise. Una bellissima rivisitazione di questo pesce povero arricchito da ingredienti di altissima qualità.
Tra le bruschette, da non perdere quella con la stracciatella di Andria, granella di pistacchio e Santorella e la mortadella del Salumificio Santoro.
Tra i primi – unica pietanza che non si può ordinare in versione “assaggio” - degno di nota sono le orecchiette con broccoletti romani, capocollo Santoro di Martina Franca e pecorino romano. Un viaggio andata/ritorno in giornata per questo piatto in cui si fondono, allo stesso tempo, Lazio e Puglia.
Un tuffo nel mare grazie al tagliolino al nero di seppia con cozze, pomodorini confit e pane croccante aromatico. Non è facile mantenere il sapore così intenso del nero di seppia, ma lo chef ci riesco perfettamente e il risultato è davvero notevole.
Menzione a parte per i dolci: da non perdere il crumble di mele con gelato alla crema e, naturalmente, il tiramisù dello chef.
Oltre ai dolci fatti in casa, rinfrescano il palato gli esclusivi sorbetti ideati da Marco Radicioni, proprietario e maestro gelatiere di Otaleg, che ha pensato ad esclusivi gusti con la frutta di stagione per il fine pasto da Tavola.
Per il pranzo c’è una formula da ufficio salutare ed economica: con 10 euro permette di ordinare un piatto unico (comprensivo di acqua, pane e caffè), l'equivalente di 400 kcal, un giusto compromesso per alzarsi sazi assumendo tutti i nutrimenti necessari per la giornata.
Contatti:
Via Fabio Massimo 91/93 (incrocio Via degli Scipioni) - Roma
Tel.06.32111780
Aperto tutti i giorni tranne il lunedì a cena
La cucina del ristorante è aperta dalle h 11.30 alle h 23.30